Linee guida per gli autori
Linee guida per gli autori
FASE A – Submission e Peer Review
1) Gli articoli inediti e non sottoposti alla valutazione di altre riviste, devono essere proposti a questa rivista tramite la piattaforma Open Journal System (OJS) disponibile al sito http://ojs.uniurb.it/index.php/argomenti/index, seguendo le indicazioni presenti alla voce "Invia una proposta" e previa registrazione.
Si consiglia la stesura dell’articolo facendo uso degli stili di formattazione adottati dalla rivista, messi a disposizione in un file scaricabile dalla piattaforma
La procedura guidata richiede l’inserimento delle indicazioni sugli autori (nome, cognome, indirizzo mail ed affiliazione) e di alcune informazioni sull’articolo (titolo, autori, abstract in inglese, riferimenti bibliografici e keywords) che saranno direttamente utilizzate per la registrazione del DOI. Tuttavia, il caricamento dell’articolo in questa fase di submission dovrà avvenire in un unico file pdf senza indicazione dei nomi degli autori nel testo e rimuovendo, inoltre, gli elementi di identificazione presenti nelle proprietà del documento situate nel menu File di Adobe Reader
Le modifiche dei dati inseriti nella piattaforma potranno essere effettuate solo dall’autore che avvia la procedura guidata di submission, accedendo alla sezione “modifica metadati”. Inoltre, solo l’autore che avvia la procedura guidata potrà monitorare lo stato di avanzamento della submission e caricare gli articoli modificati o altri file.
Il rispetto di questa procedura garantirà un blind peer – review e allo stesso tempo un’efficace gestione della submission con articolo e relative informazioni che resteranno sempre separati ma collegati solo per la Redazione della rivista.
Terminato il processo di peer-review e a seguito dell’accettazione, l’autore si impegna a rispettare i tempi fissati dalla Redazione e a redigere l’articolo in un formato word seguendo le norme redazionali sotto elencate.
FASE B – Editing Articolo
2) Gli articoli devono essere accompagnati da una lettera di liberatoria (allegata a queste norme) in cui l’autore concede alla Direzione della rivista il diritto di prima pubblicazione del proprio lavoro e accetta le clausole contenute nella licenza di pubblicazione Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
3) L’impostazione pagina del file word, ipotizzando che il computer sia programmato per stampare su fogli di formato A4 (per selezionare il formato A4, scegliere Imposta pagina-Dimensioni dal menu File); dovrà essere la seguente:
- margine superiore: cm 5; inferiore cm 6,2; sinistro cm 4,6; destro cm 4,6;
- intestazione e piè di pagina: diversi per pari e dispari; diversi per la prima pagina
- intestazione: cm 0;
- piè di pagina: cm 5,5;
- rilegatura: 0.
Di conseguenza, il testo risulterà di cm 11,8 di larghezza e 18,5 d'altezza, escluso il numero di pagina, che sarà centrato e posizionato a cm 0,8 dal piede dell'ultima riga.
4) Impostazione testo e citazioni. Sono previsti 3 tipi di carattere: normale, corsivo, grassetto (detto anche neretto). Il corsivo va usato per le parole in lingua straniera di uso non comune e anche per evidenziare parole o frasi brevi dando loro una particolare enfasi. Per dare maggiore risalto a parole o frasi, e anche per citazioni non letterali, è preferibile usare le virgolette inglesi (“virgolette inglesi”), mentre le citazioni esatte vanno tra virgolette caporali («virgolette caporali»).
5) Caratteri del testo
- Corpo del testo: Times New Roman, corpo 11, giustificato, interlinea singola, rientro 0,5 cm. prima riga di ogni capoverso – attivando il controllo delle righe isolate
- Titolo del saggio: Times New Roman, corpo 16, grassetto, allineato a sinistra
- Titoli paragrafi: Times New Roman, corpo 12, neretto, all. a sinistra, 2 interlinee bianche sopra e 1 sotto
- Sottoparagrafi: Times New Roman, corsivo, corpo 11, all. a sx., 2 int. bianche sopra e 1 sotto
- Numero pagina: Times New Roman, corpo 11, corsivo, centrato, con nessun rientro, senza cornice
- Note (a piè di pagina): Times, corpo 9, interlinea singola, rientro prima riga 0,5 cm., numerate progressivamente dalla nota n. 1
- Riferimenti bibliografici: times, corpo 9, interlinea singola, prima riga rientro 0,5 cm
6) Nome, afferenza istituzionale, indirizzo e recapiti telefonici dell’autore (o degli autori) ed eventuali annotazioni riguardanti l'articolo devono essere chiaramente indicati e devono essere inseriti in nota a piè di prima pagina (per queste note si utilizzano i simboli * e **, mentre per le note nel testo si utilizzano i numeri progressivi ricominciando da 1 a ogni articolo) nella versione definitiva da inviare alla redazione.
7) Degli articoli deve essere fornito un abstract in italiano e un abstract in inglese di circa 700 battute l’uno (si ricordi che per “battute” si intendono anche gli spazi). Ogni riassunto deve contenere in modo chiaro i punti salienti dell’articolo, e deve essere espresso col soggetto in terza persona (esempi: "L'autore sostiene che").
All’inizio dell’Abstract in inglese deve comparire il titolo dell'articolo tradotto in inglese.
8) Alla fine del riassunto e dell'abstract, si devono inserire:
- da due a sei “parole chiave” e da due a sei “key words”, rispettivamente, che indichino con chiarezza gli argomenti trattati (queste parole chiave servono per la indicizzazione dell'articolo nelle banche dati internazionali, e vengono anche utilizzate per gli indici analitici dell’annata);
- la classificazione Jel reperibile sul sito http://www.aeaweb.org/econlit/subject.php.
9) I riferimenti bibliografici inseriti direttamente nel testo verranno riportati col cognome dell'autore seguito da uno spazio e dall'anno della prima pubblicazione in lingua originale tra parentesi tonde – “Murray (1938) disse che...” – oppure col cognome dell’autore tra parentesi seguito da una virgola, spazio e anno – (Murray, 1938). Se si vuole indicare la pagina, questa va indicata in parentesi nel testo preceduta da “p.” dopo l'anno seguito da una virgola, e non nella bibliografia alla fine dell’articolo. Se la pagina si riferisce all’edizione originale e non alla traduzione italiana eventualmente indicata nella bibliografia alla fine dell’articolo, allora si deve aggiungere “ed. orig.” (Murray, 1938, p. 56 ed. orig.). Se vi sono diverse pubblicazioni dello stesso autore nello stesso anno, si fa seguire l’anno da lettere minuscole dell’alfabeto in progressione.
Se gli autori sono due, devono essere scritti entrambi e collegati da “e”, che può essere usata anche per collegare gli ultimi due autori se sono tre. Se gli autori sono più di tre, si scrive il cognome del primo autore seguito da et al. (in corsivo dal latino et alii). Esempi possibili sono i seguenti:
10) I Riferimenti bibliografici a fine testo devono essere elencati senza numerazione in ordine alfabetico secondo il cognome dell’autore e, per ciascun autore, nell’ordine cronologico di pubblicazione delle opere (per opere dello stesso autore pubblicate nello stesso anno, si usino le indicazioni a, b, c). Per la stesura dei riferimenti si prediligono le modalità dello stile APA (http://www.apastyle.org/learn/tutorials/basics-tutorial.aspx) disponibili anche in word nel menù Riferimenti – Gestione fonti.
L’anno va tra parentesi subito dopo il cognome e l’iniziale del nome dell’autore, seguiti da un punto, così: “Murray, H.A. (1938)”. Se l’autore ha due nomi propri si devono scrivere le due iniziali non separate da uno spazio.
Nel caso di lavori di più autori, devono essere riportati i cognomi di tutti. Nel caso di un lavoro curato da autore/i, va riportato il nome del curatore/i seguito dalla dizione «(a cura di)» o (EDS).
Si raccomanda di limitarsi ai riferimenti citati nel testo.
I riferimenti bibliografici vanno quindi redatti secondo le regole desumibili dai seguenti esempi:
Volume:
- Murray, H.A. (1938). Explorations in personality. New York , Oxford University Press.
- Phillips, A., & Steward, J. (Eds) (2001). The richness growth. San Francisco, CA; Jossey-Bass.
Saggio da curatela o capitoli di libri:
- Araghi, G. e Zanardi, A. (2001). La devoluzione nel paese del dualismo. InG. Araghi e A. Zanardi (a cura di), La finanza pubblica italiana (pp. 137-149). Bologna, il Mulino.
- Eatwell, J., & Jachtenfuchs, M. (2010). Democracy and Governance in the European Union. In G. Smith & M.Naìm (Eds.), Altered States. Globalization, Sovereignty and Governance (pp. 45-65). Oxford, Blackwell.
Saggio da rivista:
- Mowen, J.C. & Mowen, M.M. (1991). Time and outcome evaluation. Journal of marketing, 55(3), 54-62. Doi: 10.2307/1251956.
Gli autori devono indicare il codice DOI di tutti gli articoli segnalati nei riferimenti bibliografici, ove disponibile. Per ottenere i codici DOI, gli autori possono utilizzare il seguente link: http://www.medra.org/en/search.htm o in alternativa possono effettuare una ricerca tramite Google.
Questi riferimenti dovranno essere inseriti anche nell’apposito spazio all’interno della piattaforma Ojs, nel momento in cui viene caricato l’articolo.
11) Figure, tabelle e grafici: devono essere inseriti man mano nel testo, in un formato che consenta successivi eventuali interventi.
Le didascalie devono essere impostate in times, corpo 9 corsivo, allineato. a sinistra.
La tabella sarà impostata in 8 o 9, times, testatina in alto: corsivo, con filetto nero sopra e sotto (vedi esempio).
ESEMPIO DI TABELLA:
Tab. 3 - Distribuzione percentuale ....
|
Maschi |
Femmine |
Totale |
Abcde |
48,1 |
44,1 |
46,1 |
Fghi |
44,7 |
44,3 |
44,5 |
Lmno |
7,2 |
11,6 |
9,4 |
Totale |
100 |
100 |
100 |
N |
1.153 |
1.208 |
2.361 |
Fonte: Istat.
12) Accenti: Le parole italiane che finiscono con la lettera "e" accentata hanno in genere l'accento acuto (perché, poiché, affinché, né, sé, ecc.), tranne la terza persona singolare del presente del verbo essere (è), alcuni nomi comuni (bebè, caffè, tè, cioè, ecc.) e alcuni nomi propri (Noè, Giosuè, Mosè, ecc.). Si deve sempre utilizzare È (e maiuscola accentata) e non E' ( maiuscola apostrofata).
13) Punteggiatura: Non si devono mai lasciare degli spazi prima dei seguenti segni di interpunzione: . (punto) , (virgola) : (due punti) ; (punto e virgola) ! (punto esclamativo) ? (punto interrogativo) ” (virgolette inglesi chiuse) » (virgolette caporali chiuse). Si devono invece sempre lasciare degli spazi dopo questi stessi segni di punteggiatura.
14) Trattini: ve ne sono tre tipi: quelli brevi ( - ), quelli medi ( – ), e quelli lunghi ( — ). I trattini brevi vanno riservati alle parole composte, ad esempio: "analisi storico-critica", oppure per i numeri, ad esempio: "negli anni 1970-80", "pp. 46-47", "pp. vii-viii", "pp. XV-XVI", ecc. (i trattini brevi non devono mai essere preceduti o seguiti da spazi). I trattini medi vanno invece usati per le frasi incidentali, cioè per aprire una sorta di parentesi nel testo, e in questo caso deve sempre esservi uno spazio prima e uno dopo il trattino (ad esempio: «Vede dottore – disse il paziente – oggi mentre venivo da lei...»); i trattini medi possono essere usati anche per indicare il segno meno. I trattini lunghi invece non devono essere utilizzati.
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